Apnee notturne

Tra i disturbi del sonno ci sono anche le apnee notturne, ovvero episodi di ostruzione delle vie respiratorie. Si tratta di di un rallentamento dell’attività respiratoria, quando non un vero e proprio arresto, che avviene prevalentemente nella fase di sonno più profondo, con conseguente risveglio del soggetto.

E a fronte di inevitabili domande quali quando le apnee notturne sono pericolose?, o come capire se si soffre di apnee notturne?, o ancora cosa fare in caso di apnee notturne?, noi di Pirelax consigliamo sempre e comunque di rivolgersi a uno specialista e di evitare diagnosi e terapie fai da te, che potrebbero complicare ulteriormente il quadro complessivo della propria salute.

Sono diverse le tipologie di apnee notturne, categorizzate in base alla causa scatenante e in base agli effetti che provocano su chi ne soffre.

L’Obstructive Sleep Apnea Syndrome, SOAS, l’apnea ostruttiva, è causata da un’eccessiva saturazione dell’ossigeno del sangue che porta a un’ostruzione delle vie respiratorie: all’inizio il respiro rallenta e successivamente arriva anche ad arrestarsi, e chi dorme, nel tentativo di continuare a respirare, finisce col russare e svegliarsi.

Nell’apnea centrale del sonno invece i muscoli coinvolti nell’esercizio della respirazione non ricevono stimoli dal cervello per continuare nella loro attività, con il risultato che chi ne soffre spezza suo malgrado la respirazione regolare con un’assenza di respirazione.

A metà strada tra l’apnea ostruttiva e l’apnea centrale del sonno si pone poi l’apnea mista, almeno nella misura in cui presenta episodi riconducibili sia all’una che all’altra dell’apnee notturne già citate.

E a contribuire al manifestarsi delle apnee notturne ecco il fumo, l’essere in sovrappeso, ma anche l’ingrossamento della lingua e quello delle tonsille, elementi tutti che portano, soprattutto di notte, a un allentamento della tensione dei muscoli preposti alla respirazione, che in condizioni normali, durante il giorno, hanno il compito di mantenere aperte le vie respiratorie.

In ogni caso, se al risveglio ci si rende conto di essersi svegliati più volte nel corso della notte, se si accusa mal di testa, secchezza delle fauci e una certa difficoltà a concentrarsi, probabilmente è perché si soffre proprio di apnee notturne, alle quali, ripetiamo, è bene cercare di porre rimedio consultando il medico, scongiurando così ulteriori complicazioni.

Ma, si sa, prevenire è meglio che curare, anche per quel che riguarda le apnee notturne. E infatti il fumo sarebbe da bandire, a prescindere dal verificarsi delle difficoltà respiratorie durante il sonno, così come sarebbe utile dimagrire, perché il peso in eccesso corrisponde a un incremento dell’adipe che, ingrossando i tessuti, aumenta anche il volume delle pareti della trachea, rendendo difficoltoso quindi il passaggio dell’aria.

Gli esperti consigliano poi di dormire su un fianco e non sulla schiena, e soprattutto di dormire su un materasso di qualità, spesso garanzia di un sonno regolare e rigenerante.

E in effetti per dormire bene occorre non solo un materasso di livello, ma un intero sistema letto che risponda in pieno alle esigenze di comfort e design di ognuno.

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